08 December 2024 23:05:32
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

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ArteVisione 2022

Con l’edizione 2022, ArteVisione Focus allarga i confini del progetto e, contemporaneamente, ne restringe il campo. 

Attraverso AV Focus, Careof tenta di ridefinire – dopo la pandemia e alla luce del periodo che stiamo vivendo – il ruolo, le possibilità e il valore, simbolico prima ancora che economico, del nostro operare come professioniste e professionisti che indagano le principali idiosincrasie dell’uomo contemporaneo attraverso l’immagine in movimento. 

Il metodo è quello dello scambio, dell’apertura e del dialogo orizzontale e la modalità privilegiata è quella in presenza, dove corpi e individualità si fanno magma collettivo, per discutere della situazione attuale e delle modalità di sviluppo, produzione ed esposizione dell'immagine in movimento, ma anche delle possibilità di formazione.

Le finalist_ di ArteVisione 2022 sono: S()fia Braga, Teresa Cos, Jacopo Rinaldi, Rebecca Moccia, IOCOSE.

ArteVisione LAB 2022 - Il programma

Rebecca Moccia - "Ministries of Loneliness"

Sinossi

Sviluppata in diversi contesti culturali internazionali come Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone e Italia, l’opera "Ministries of Loneliness" di Rebecca Moccia è un progetto di ricerca che indaga la solitudine e la sua politicizzazione nella società neoliberista a partire dall’esperienza dell’isolamento e della dissoluzione della quotidianità avvenute con la pandemia di COVID-19. Punto di partenza pratico e simbolico dell’intero progetto è il Ministero della solitudine, dicastero istituito in Gran Bretagna nel 2018 per far fronte ai problemi sociali e sanitari legati alla solitudine, poi replicato in Canada e Giappone nel 2021.
La giuria di ArteVisione 2022 composta da Yuri Ancarani, artista, Iolanda Ratti, conservatrice Museo del '900 di Milano, ed Eva Sangiorgi, direttrice Artistica Viennale, premia il progetto ‘Ministries of Loneliness’ di Rebecca Moccia per “la capacità di affrontare un tema universale che mette in discussione la struttura della nostra società e dei suoi valori. Cuore del progetto è la solitudine, che viene esaminata in differenti geografie, mettendole in dialogo per evidenziare quanto questa problematica sia comune e condivisa. L'artista intende utilizzare il registro documentario, sovrapponendo differenti piani narrativi non solo con il montaggio o la mise en scène, ma anche con il commento diretto di note grafiche che rendono frontale la riflessione critica. La giuria sottolinea la coerenza della ricerca filmica con il lavoro pregresso dell'artista sia sul piano formale sia contenutistico”.

Programma pubblico: Hito Steyerl

In occasione di ArteVisione Focus Careof presenta una serata speciale dedicata a Hito Steyerl: venerdì 30 settembre 2022, alle 21.30, Anteo Palazzo del Cinema ospita una conversazione tra Hito Steyerl e German Duarte, seguita dalla proiezione di "November" (25’, 2004) e "Lovely Andrea" (29’, 2007).

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, prenotazione obbligatoria via eventbrite.
L'appuntamento è in collaborazione con Ariella Vidach - AiEP nell'ambito del progetto Common Cloud.

Hito Steyerl (Monaco, 1966) è una regista tedesca, artista nell'ambito delle immagini in movimento, al confine tra cinema e arti visive, scrittrice. I suoi principali temi di interesse sono i media, la tecnologia e la circolazione delle immagini nell'era della globalizzazione. Steyerl ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna. Attualmente è professoressa di New Media Art presso l'Università delle Arti di Berlino, dove ha co-fondato il Research Center for Proxy Politics, insieme a Vera Tollmann e Boaz Levin. Ha rappresentato la Germania alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia nel 2015.

immagine: Hito Steyerl, photo credit Leon Kahane

Hito Steyerl - "Una cosa come te e me" "In difesa dell'immagine povera"

In occasione di ArteVisione Focus Careof ha pubblicato in lingua italianadue saggi scritti da Hito Steyerl, tratti dal suo libro "The Wretched of the Screen" (2012).
hito_steyerl_saggi.pdf