08 December 2024 21:48:20
closed
c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof
2015

Luca Trevisani - Il Cerchio

Il Cerchio
diretto da Luca Trevisani
2015
1920x1080, pro res HD, stereo, 2 canali, 25'

"Il Cerchio" (2015) di Luca Trevisani è un’opera omaggio all’architettura modernista di Villa Girasole, situata a Marcellise in provincia di Verona, concepita tra il 1929 e il 1935 per ruotare di 360° sul proprio asse seguendo il sole, con un movimento impercettibile ma costante.

Da qui, e attraverso il coinvolgimento del coreografo Michele di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia del 2014, Trevisani propone un’intensa indagine della condizione umana e della relazione dialogica e speculare tra luce e tempo. L’uomo, sembra suggerire l’autore, ha bisogno di perdersi nell’infinito dell’inconscio per ritrovare la sua essenza primordiale. Da quello spazio senza tempo, immerso nell’oscurità, sembra emergere la stessa Villa Girasole. Il buio, l’attesa, il risveglio, gli elementi di una narrazione di grande fascino. Creata per compiere una lenta ma costante rotazione di 360° sul proprio asse a seguire i movimenti del sole, la costruzione diventa metafora di una relazione straordinaria fra il micro e il macro, fra una parte e il tutto.

"Il Cerchio" è stato prodotto grazie al progetto ArteVisione (2015) di Careof e Sky Italia.

L’artista ha realizzato l’opera tra dicembre 2014 e maggio 2015 e il video prodotto è andato in onda su Sky Arte HD (120 e 400 di Sky) ed è stato presentato al Museo del Novecento di Milano, a cura di Chiara Agnello, curatrice ArteVisione, e Iolanda Ratti, curatrice del Museo del Novecento.
"Il Cerchio" è stato diffuso successivamente all’interno di festival e manifestazioni artistiche.

LUCA TREVISANI - BIOGRAFIA

Verona [1979]
La ricerca di Trevisani si articola tra scultura e film, e con le arti dello spettacolo, la grafica, il design, il cinema di ricerca e l’architettura. L’instabilità è un elemento cardine del lavoro, uno stato di sviluppo mutevole che si espande e si contrae allargando i confini tra gli elementi dell’opera e dell’ambiente circostante.Nelle sue installazioni le caratteristiche storiche della scultura sono messe in discussione e sovvertite. Quando lavora con le immagini in movimento costruisce narrazioni di grande potenza visiva, in cui convivono formati linguistici e codici diversi. “Hanno detto che i film sono le mie sculture più riuscite” – sottolinea Trevisani. “Nelle sculture e nei film applico la medesima logica, le leggi del montaggio strutturano la materia che compone gli oggetti che realizzo. Se nelle sculture mi interessa che sia lo scorrere del tempo a dar vita alla materia, facendola cambiare, è l’immagine in movimento che mi permette di presentare questo flusso degli eventi, di poterlo interpretare, di poterlo utilizzare”.
Ha partecipato a premi e mostre nei principali centri e musei d’arte, tra cui il Museo Marino Marini di Firenze (2014), MAXXI a Roma (2012), Macro a Roma (2010), Haus am Waldsee di Berlino (2012), Magasin di Grenoble (2011), Mart a Rovereto (2011), Biennale d’Architettura di Venezia (2008-2010), Manifesta7 (2008), Museion di Bolzano (2008), Museum of Contemporary Art di Tokyo (2007), Daimler Kunstsammlung di Berlino (2011), CCA Antratx Mallorca (2011), Giò Marconi a Milano (2008), Pinksummer a Genova (2006-2009), il MAMbo di Bologna (2009), Mehdi Chouakri di Berlino (2008-2011), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2008). Glaucocamaleo, presentato al Festival del Cinema di Roma del 2013, è il suo primo lungometraggio. Mostre personali. 2015: Grand Hotel et des Palmes, Istituto Italiano di Cultura, Madrid. 2014: Glaucocamaleo, Museo Marino Marini, Firenze; Placet Experiri, Konrad Adenauer Stiftung, Berlino. 2013 Studio Show, Macro, Roma; To the point of your fingers, Mehdi Chouakri, Berlino. Mostre collettive. 2015: Growing roots, 15 anni del Premio Furla, Palazzo Reale, Milano. 2014: Conceptual & Applied III, Daimler Contemporary, Berlino; Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia, PAC, Milano; Vanitas - Ewig ist eh nichts,
Georg Kolbe Museum, Berlino; We have Never Have Been Modern, SongEun ArtSpace, Seoul; Meraviglioso…ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso, Fondazione Volume!, Roma; In forma di ceramica. Arte contemporanea dal Museo Carlo Zauli, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia; Un Rumore Bianco. Frequenze e Visioni dalla Penisola, Assab One, Milano.

TECHNICAL DATA SHEET

Produced by Sky, Careof, Filmmaster Productions with 999 Films
Director of Photography: Edoardo Bolli
Executive Producer: Luca Lenani (999 films)
Producer: Marta Bianchi
Production Assistant: Mario Ciaramitaro
Assistant Camera: Andrea Cassina
Video Assistant: Edoardo Gallizzi
Electrician: Emanuele MestrinerElectrician: Antonio Cirelli
Sound Engineer: Alessio Fornasiero
Steady Operator: Diego Capelli
Drone: SpydronRunner: Leonardo Solazzi
Stage photography: Francesca Verga, Francesco Mariani
Set Designer: Carlo Trevisani
Assistant set designer: Sebastiano Sofia
Costumes: Fabio Quaranta
Assistant costume designer: Francesca Natali
Editing: Giulio TibertiSound mix: Lorenzo dal Ri
Technical equipment: D-Vision Italia
Actors: Michele di Stefano, Franco Farinlli, Alessandro Zanetti, Radha Trentin, Francesca Verga
In collaboration with SAE Institute, Atelier Carlo Colla e Figli, Musicalia-Museo di Musica Meccanica.