21 November 2024 12:39:02
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof

Neterotopia

Neterotopia é un evento che si svolge dal 16 al 31 marzo 2006 in vari luoghi della rete. Undici artisti di diversi paesi sono stati invitati a scegliere un sito Internet e ad utilizzarne gli spazi solitamente destinati alla comunicazione pubblicitaria:

Christophe Bruno su www.liberation.fr
Ghazel su www.sortiraparis.com
Susan Hefuna su movies.tenuae.com
Nathalie Hunter su www.google.com
Yuji Oshima su www.arman.fm
Peter Lemmens e Eva Cardon su www.wunderground.com
Adam Vackar su www.inrockutibles.com
Stephen Vitiello su www.villagevoice.com,
Luca Vitone su www.viamichelin.it
Version (Gabriela Vanga, Ciprian Muresan e Mircea Cantor) su www.corriere.it,
0100101110101101.ORG su www.film.it.

Questi spazi sono così convertiti in superfici espositive e in punti d’accesso per un percorso che si dirama attraverso lo spazio pubblico e virtuale di Internet; lo snodo principale è costituito dal sito www.neterotopia.net

Il progetto, ideato e realizzato dal curatore Daniele Balit, nasce da una collaborazione tra il NICC e Love Difference, ed è ospitato in contemporanea e in connessione via Web da tre sedi espositive europee, il Palais di Tokyo di Parigi, il NICC - New International Cultural Center di Bruxelles e Careof di Milano. Attraverso le postazioni installate nello spazio fisico, il pubblico può consultare gli interventi artistici online, ed inoltre sperimentare digit@al, lo speciale dispositivo dell’artista Pierre Mertens che rimette in gioco le regole del chattare.
Neterotopia traccia così i confini di uno spazio ibrido, dalla geografia mutabile ed eterogenea, che si rifà al concetto di eterotopia di Michel Foucault. In opposizione ai non-luoghi dell’utopia, le eterotopie (letteralmente: luoghi della diversità), sono definite da Foucault “spazi altri” in grado di accogliere diversità e possibilità, pur senza distaccarsi dal mondo reale. Le neterotopie sono quindi inserite all’interno del sistema di comunicazione mediatica, rispettando le sue regole e limiti, ma al tempo stesso conferendo una nuova valenza a queste superfici pubblicitarie.