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Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

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Davide Savorani • Green Room

Davide Savorani presenta la sua recente produzione presso Careof e il teatro Elfo Puccini in occasione della partecipazione al programma di residenze FDV Residency Program, inaugurato alla Fabbrica del Vapore e curato da Careof. 

Green Room
Careof , Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano

Club Epoc
teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano
26 e 27 maggio 2011

Green Room welcomes Barokthegreat + Alicia Frankowich
Careof, Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano
mercoledì 13 luglio ore 21.00

In occasione della sua mostra personale a Milano, Davide Savorani interviene negli spazi di Careof e del teatro Elfo Puccini, luoghi deputati all'esposizione, come fossero siti attivi di produzione piuttosto che spazi in cui una predeterminata disposizione di opere si offre allo sguardo del pubblico. «Careof e il teatro Elfo Puccini - precisa Savorani - si presentano allo stesso tempo come set, stage, magazzini per oggetti di scena e green room, dove gli “attori” stazionano prima di entrare in scena. Il backstage diventa on stage. A Careof, tratterò le sculture come un ensemble di performer costituito da vecchi e nuovi lavori, alcuni in “azione” mentre altri lasciati da parte, in attesa di un loro possibile utilizzo futuro. A questi si aggiungeranno una serie di disegni inediti, prodotta in loco, che immagino come un insieme di istruzioni e appunti legati sia agli oggetti presenti sia alle figure che saltuariamente agiranno all’interno dello spazio espositivo. Tra queste, il filosofo Diego Donna, a cui ho chiesto di cimentarsi pubblicamente in un soliloquio libero, spaziando dal concetto di ostacolo a quello di epoca.»

In Green Room - termine proveniente dal teatro inglese per indicare una stanza antistante lo stage, a cui fanno riferimento diversi aneddoti - Savorani si concentra sullo stadio che precede l’esibizione, su una “struttura drammaturgica”, come la definisce l'artista, che si espone nel suo farsi, dando spazio alla fragilità e alla possibilità del fallimento. Con Green Room Davide Savorani ha attivato un progetto articolato, trasformando lo spazio di Careof in un dispositivo attivo attraverso un processo di messa in opera che si mostra nel suo farsi di fronte allo spettatore. Dal 12 maggio ad oggi molteplici soggetti hanno abitato un set, dove le nuove produzioni dell’artista sono state messe in relazione a lavori precedentemente esposti, qui presentati in una nuova configurazione.  Dopo un ricercatore in filosofia, un coreografo, un club di figuranti, un performer e una disegnatrice, il 13 luglio intervengono nello spazio Alicia Frankovich e Barokthegreat (Sonia Brunelli e Leila Gharib).

Contemporaneamente alla sua personale Green Room, Davide Savorani interviene al teatro Elfo Puccini con il progetto Club Epoc: per due giorni, il 26 e 27 maggio, trasforma la sala Pina Bausch in un luogo d'incontro aperto al pubblico dalle 19 alle 22.

Con Club Epoc si sviluppano e si concretizzano le suggestioni, i pensieri e le azioni che prendono analogamente forma in Green Room, dove l'artista invita il filosofo Diego Donna a riflettere sui concetti di tempo, epoca e ostacolo, mentre l’allestimento subisce continue variazioni.
Così come nello spazio di Careof, anche al teatro interagiscono vecchie e nuove produzioni, continuamente riorganizzate. La sala si trasforma in un club temporaneo, effimero, allestito con materiale d’archivio e scenografie recuperate nei magazzini dell'Elfo, dove una squadra eterogenea di figuranti (selezionati attraverso un open call) segue, ed esegue, le indicazioni impartite dal coreografo Marco Mazzoni.  Nei due giorni di apertura di Club Epoc, il pubblico condivide lo spazio con i performer, i loro costumi, le sculture e gli oggetti di scena. Un ambiente instabile, un contesto dinamico dove si mette in luce la fase di lavoro, la prova che precede l’esibizione.

Club Epoc è la II tappa di Luna Palace, un progetto di Careof a cura di Chiara Agnello e Roberta Tenconi per il teatro Elfo Puccini. La I tappa ha presentato La prossima volta, un’installazione site specific di Pierluigi Calignano.

Un ringraziamento particolare a / special thanks to: 
Carmen Castellucci, Diego Donna, Daniela Fabbri, Imposta Fabbricazione Spiriti, Vito Matera ed il Corso di Scenografia per il Melodramma, Marco Mazzoni, Michelangelo Miccolis, Leonardo Monti, Orlando Nannini, Plastikart, Barbara Savorani, Giorgio Savorani, Caterina Solaroli e Socìetas Raffaello Sanzio.

Contributo di Fondazione Cariplo
 

Bio

Davide Savorani (Faenza, 1977) vive e lavora a Longiano.
Selezione recenti mostre personali. 2008: Gallisterna, Brown Project Space, Milano; Parade, Artopia, Milano.
Selezione recenti mostre collettive. 2010: Against Gravity , ICA, London, _HaVE A LoOk! HAve a Look!_FormContent, London. 2009: Erma, Santarcangelo 39, Santarcangelo di Romagna; And yet it moves, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene.

Marco Mazzoni è coreografo, performer e artista visivo. Si forma come danzatore a Firenze con Antonietta Daviso e a New York presso il Merce Cunningham Studio. Come interprete ha lavorato con Derek Jarman, Sylvano Bussotti, Roberto Castello e Virgilio Sieni. Dal 1995 è uno dei membri fondatori del collettivo Kinkaleri, con cui collabora a tutte le produzioni. 

Barokthegreat è un gruppo sperimentale che opera nel vasto bacino delle arti performative, nasce nel 2008 dall’incontro fra la performer-coreografa Sonia Brunelli e la musicista Laila Gharib. La proposta del gruppo mira ad investire il pubblico con onde energetiche di danze compulsive, musiche ostinate e primordiali, traendo ispirazione dalle forze della natura. Nel 2010 vincono il Premio Mondo con The Origin, per Sujet à Vif/Festival d’Avignon 08, e sono selezionate con Fidippide per Marathon of the Unexpected, nuova sezione dedicata alle esperienze sperimentali del 7° Festival di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia. www.barokthegreat.com

Alicia Frankovich nata in Nuova Zelanda nel 1980, vive e lavora a Berlino. Lavora con la performance, il video e la scultura. Oggetto della sua elaborazione artistica è spesso lo spazio, indagato con il corpo e attraverso lo sforzo compiuto per occuparlo o soggiogare la gravità. Nel 2011, realizza una personale presso la Künstlerhaus Bethanien, nel 2009 espone presso l’ Artspace di Sydney e partecipa Performance Studies International Conference #15, Zagabria, nel 2007 partecipa al XIII corso di arti visive della Fondazione Ratti di Como. www.aliciafrankovich.com