Era pacifica pare • 17° Premio Ricas
TUTOR DEL WORKSHOP
Marco Belfiore
STUDENTI PARTECIPANTI
Giulio Alvigini, Federica Angelino, Federico Arani, Andrea Barbagallo, Stefania Carlotti, Arianna Cavigioli, Byron Gago, Mati Jhurry, Lori Lako, Giulia Maiorano, Jacopo Martinotti, Cecilia Meroni, Cecilia Parenti, Leonardo Pellicanò, Manuela Piccolo, Miriam Poletti, Alessandro Polo, Chiara Principe, Lorenzo Ramos, Africa Ruiz, Giacomo Segantin, Giulia Silvestri e Kim Yoogin
Dal 10.05.2016 al 12.05.2016
Il Premio Ricas è promosso da Rotary Club Milano Villoresi e Rotaract Milano Sforza
Era pacifica pare è la mostra conclusiva del workshop Classicità, oggi? Quale il significato nell’epoca contemporanea condotto da Marco Belfiore per i 23 finalisti del 17° Premio Ricas: due giorni di riflessioni e di produzione di opere per scoprire insieme le possibili connessioni tra la propria pratica artistica e l’arte classica.
Il Premio Ricas è promosso da Rotary Club Milano Villoresi e Rotaract Milano Sforza con l’obiettivo di sostenere e promuovere il talento e la creatività. Dedicato a giovani artisti italiani under 25, si avvale della collaborazione con Careof, per sviluppare momenti di confronto, scambio e visibilità per i giovani artisti italiani, offrendo loro opportunità di crescita personale e professionale.
Il premio prende il nome di Riccardo Castagnedi - detto Ricas, già Presidente Touring Club Italiano – il quale ha più volte espresso la necessità di formare una cittadinanza attiva, in grado di recuperare uno sguardo autentico sulle cose, attenta e capace di cogliere i segni della trasformazione. Una cittadinanza capace di ridefinire modi e tempi di una quotidianità fortemente improntata al multiculturalismo, aperta al confronto con l’altro da sé, in modo creativo e inclusivo.
La 17a edizione del premio Ricas ha una forte connotazione formativa e ha offerto la possibilità di partecipare ad un workshop con **Marco Belfiore** (Rovereto, 1972) a partire dalla domanda _“Classicità, oggi? Quale il significato nell’epoca contemporanea”_. Della durata di due giorni, il workshop ha mirato ad approfondire e scandagliare il concetto di classicità per la generazione dei nativi digitali: cosa significhi, quale l’importanza nella creazione della propria ricerca e lavoro, quale il confronto con la tradizione e contestualmente quale l’incidenza dei social e i nuovi mezzi di comunicazione sulla realizzazione e fruizione dell’opera. Le opere realizzate durante il workshop saranno esposte dal 10 al 12 maggio 2016 presso Careof – La Fabbrica del Vapore – Milano e presentate in un catalogo. L’opera più interessante si aggiudicherà un premio di 500 euro.
POST-WORKSHOP REFLECTIONS BY MARCO BELFIORE
Ask a group of 23 artists, born with internet and grown up with social newtorks, to stop for two days and ask themselves which and what was the possible connection between their artistic pratice and the classic art, has been a challenge for me. The answer of these young artists went far beyond my expectations: all the artists have actively contributed to the discussion, proposing ideas and considerations about the concept of “classic” and all of these were so heterogeneus and personal that, at the end of the day, everyone had the feeling of having received and shared something important.
During the second day of the workshop the group seemed to me increasingly close-knit, in fact it was immediately ready to face a new challenge: produce a work that in one day could condensate and summarize what had emerged during the first meeting.
At that point something special happened: the workshop turned into a real laboratory, all day long nothing was done but work and discuss the work in progress. My feeling was to be witnessing a special moment: I saw very different young artists “going out” of their research momentarily, to look for a common strategy in the group that could allow them to win the biggest challenge: to look at their own artistic practice with new awareness.