29 March 2024 12:33:42
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Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

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The Wall

The wall: Art Face to Face with Borders è un progetto itinerante a cura di Stanislaw Ruksza, concepito come indagine intorno al tema delle frontiere nelle arti visive dal punto di vista politico, sociologico, economico e storico, attraverso il lavoro di artisti polacchi e internazionali.

Some stagger and fall, after all it's not easy
banging your heart against some mad buggers

(Pink Floyd, Outside the Wall)

Sviluppato in collaborazione con Careof e nato dalle istituzioni polacche Fondazione Imago Mundi e Kronika in Bytom, The Wall rimanda inanzitutto al Muro di Berlino, oggi ‘Ost-algic’ souvenir turistico, ma per decenni durante la Guerra Fredda costrutto della politica estera dei paesi su entrambi i lati della cortina di ferro a delimitare il ‘noi’ dal ‘loro’, l’alleato dal nemico, la libertà dalla schiavitù.
A partire da questa prima suggestione, il progetto riflette - attraverso opere video, fotografiche e installazioni - sul generarsi di linee di demarcazione. Nonostante i confini geografici siano diventati più fluidi, nuove frontiere continuano a sorgere in relazione al patrimonio culturale o religioso, spesso sulla base di un conflitto permanente, come ricorda Samuel Huntington nel suo Scontro di civiltà. Alcune originate dalla paura verso un nuovo ‘Altro’, come derivazione di un retaggio coloniale, manifesto nei clamori della xenofobia populista o in leggi anti-immigrazione. Altre scaturite dal tecnocratico quadro politico dell’accordo di Schengen. I recenti eventi in Ucraina o la costruzione del muro fra Israele e i territori occupati in Palestina sono solo due fra gli esempi possibili.
In senso più ampio, il muro diventa poi metafora di una resistenza, intesa quale presenza dominatrice e generatrice di paura ma, al tempo stesso, presupposto alla creazione.

L’edizione italiana del progetto realizzata in collaborazione con Careof, e preceduta da un periodo di ricerca del curatore StanisLaw Ruksza nell’ambito di FDV Residency Program (dicembre 2014), permette di mettere in dialogo la selezione di artisti internazionali con il lavoro di Giuseppe Fanizza, Nina Fiocco e Giovanni Morbin.

Nell’ambito di The Wall e a partire dai contenuti del progetto, mercoledì 4 febbraio, Careof presenta Where I was not, un tavolo di confronto su strategie di ridefinizione di immaginari di confine.
Nel corso dell’incontro, il curatore della mostra Stanislaw Ruksza e l’artista Lukasz Trzcinski approfondiscono i temi chiave del progetto e si confrontano con il pubblico riunito attorno all’opera di Magda Fabianczyk, concepita come tavolo di lavoro fra la comunità Rom di Bobrek in Polonia e i rappresentanti del governo locale.
Da questa prima suggestione, l’incontro intende poi ripercorrere alcuni dei temi sollecitati dalle opere in mostra, per soffermarsi su criticità, potenzialità e strategie del fare artistico declinato in interventi accumunati da un interesse verso la ridefinizione di immaginari di confine, nell’accezione più ampia, territoriale, culturale, socio politica.
Stanislaw Ruksza presenta dunque il suo approccio curatoriale attraverso il racconto di alcuni progetti e la metodologia di indagine messa in atto principalmente nella direzione artistica del Centro d'Arte Contemporanea Kronika di Bytom, in Polonia. Qui porta avanti un programma di attività dedicate all’esplorazione di interconnessioni tra la teoria dell’arte contemporanea, l’attivismo, la musica, la politica, le scienze sociali, l'istruzione, il cinema, il teatro, il turismo alternativo, il design e l’architettura.

A seguire, Lukasz Trzcinski introduce la serie fotografica New Europe iniziata nel 1999 con l’obiettivo di captare i segni di trasformazioni politiche, economiche e culturali in una ‘Nuova Europa’ caratterizzata da un’immaginazione e una percezione stereotipata.
In dialogo con i due ospiti polacchi, Careof presenta una prima serie di esperienze italiane contraddistinte dal medesimo interesse di ridefinizione di immaginari attraverso strategie artistiche a lungo termine, tra cui Dencity presentato dalla coordinatrice del progetto e antropologa Erika Lazzarino e dalla curatrice Silvia Simoncelli,Foresta Bianca dal curatore Matteo Balduzzi e il lavoro degli artisti Leone Contini e Giuseppe Fanizza.

Tali esperienze confluiranno nella pubblicazione e nella prossima tappa espositiva di The Wall. Andando così a incrementare il dialogo fra le due istituzioni – Kronika e Careof – iniziato nel 2013 e contrassegnato da scambi di residenza d’artista, screening, mostre.

La mostra, accompagnata da una pubblicazione con testi critici e documentazioni dei lavori, è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e del patrimonio nazionale polacco e del Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano.

The Wall è parte integrante di Ja lubje Polske, progetto pluriennale a cura di Careof che indaga attraverso mostre, workshop e residenze per artisti e curatori i protagonisti della scena artistica polacca.

Scarica le note del curatore Stanislaw Ruksza popup: yes

Con il sostegno del Ministero della Cultura e del patrimonio nazionale polacco, Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano, Instytut Adama Mickiewicza e con il patrocinio del Comune di Milano.

Si ringrazia Giuseppe Altare

ARTISTS BIO

Stanislaw Ruksza, (1979), graduated in Art History at the Jagiellonian University of Krakow, directs the Kronika Center
for Contemporary Art in Bytom focusing on projects that combine visual art and other disciplines, social sciences and
activism. He has taught at the School of Art of the University of Silesia in Katowice. Since 2007 he is a member of the
Krytyka Polityczna (Political Criticism), the most important network of institutions and activists in Eastern Europe. He is
the author of numerous articles on contemporary art.

Selection of exhibitions:
2012: Piotr Wysocki. Transeuro 2012, ArtBoom Festival, Krakow; Social work, Kronika, Bytom. 2011: Collier Schorr.
German faces, Kronika, Bytom; Viennese actionism. The opposite pole of society, MOCAK, Krakow. 2010: Kunstkammera Bytom - the walk as an exhibition, Kronika, Bytom; Catholic in Kronika, Kronika, Bytom. 2008: Jerzy Lewczynski and Mikolaj Dlugosz. Archeologies, Kronika, Bytom; The Kronika alphabet in Berlin, different places, Berlin. 2007: Umpolen, Freiraum, Museum Quartier, Vienna. 2006: month of photography by Jerzy Lewczynski, BWA, Katowice. 2003: Katowice Art Underground after 1953, BWA, Katowice.
Selection of texts and catalogs: 2012: social works, Kronika, Bytom. 2011: recover the city, KBF, Krakow; Viennese
actionism. The Opposite Pole of Society, MOCAK, Krakow. 2010: Artur Zmijewski. Trembling bodies, Kronika - DAAD,
Bytom - Berlin. 2003: Katowice Art Underground after 1953, BWA, Katowice.

The Imago Mundi Foundation was inaugurated in 2005 by a group of documentary photographers and cultural operators.
The Foundation has created a platform for collaboration between artists, cultural centers devoted to contemporary art, and institutions of public administration. It has organized awards for research projects for the research of visual art and
related research fields, and participated in international contemporary art events.

www.imagomundi.pl

Kronika is a center for contemporary art founded in 1991 in the industrial city of Bytom, in the upper part of the Silesia
region. The center is dedicated to the exploration of the interconnections between contemporary art theory, activism,
music, politics, social sciences, education, cinema, theater, alternative tourism, design and architecture . Kronika is a place for the production of knowledge. In 2006, after a period of renewal, Kronika began a new phase of its activity, increasing exhibitions, public space projects, trips, experimental music concerts, art publications, workshops, discussions and the dissemination of art .

www.kronika.org.pl

RESIDENCY

Stanislaw Ruksza

30.11 > 10.12.2014

in collaboration with: Fondazione imago mundi e CCa Kronika in Bytom

The director of the Contemporary Art Center KRONIKA in Bytom, Stanislaw Ruksza has been a guest of the FDV residency in order to meet italian young artists.
At the same time he visited Careof exibition spaces to organize the The Wall exhibition.
Art Face to Face with Borders investigates the borders theme in visual arts by a political, sociological, economic and historical point of view. Among the artists in the exhibition: Giuseppe Fanizza, Nina Fiocco and Giovanni Morbin, who met during the residence.

Stanislaw Ruksza, Lukasz Trzcinski, Leone Contini

10.01 > 14.01.2015 03.02 > 09.02.2015

In collaboration with: Kronika e Fondazione imago mundi

The guests parecipated in the opening and the talk organized by Careof in the context of the The Wall exhibition.
Art Face to Face the borders, Where I Was Not is a comparison table about the possible strategies of redefinition of border imagery, starting from the contents of the The Wall project, that shows the works of 17 international and polish artists.
In dialogue with polish guests, some italian experiences will be presented: the work of artists Leone Contini, Giuseppe Fannizza and the projects Dencity and Foresta Bianca