21 November 2024 07:40:50
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof

The Tools' Dance - Collective Performance

A CURA DI
Martina Angelotti

IN COLLABORAZIONE CON
Ariella Vidach – AiEP

CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI
Cooperativa Accesso – Lucia Zucchella e Sara Palli ASGI – Claudia Pretto

Residenza – dal 1.05.2017 al 11.07.2017

Collective Performance – 11.07.2017

Il progetto è supportato da MigrArti 2017 - MiBACT

The Tools’ Dance nasce come un progetto di ricerca, volto alla costituzione di un video archivio di gesti agricoli che indaga l'automazione del lavoro nell'agricoltura. Il progetto, iniziato nel 2011, ha coinvolto in laboratori temporanei comunità di migranti e di agricoltori locali, produttori di macchinari agricoli, coltivatori, danzatori, coreografi, docenti, sindacalisti e studiosi, nella costruzione di una mappa gestuale legata a coltivazioni di materie prime di provenienza extra europea in Occidente.

Il gesto legato alla ritualità della coltivazione nei campi, rappresenta un forte modello di cultura sociale. Abbandonare la zappa per guidare il trattore non implica solo una modifica della postura del corpo umano; la macchina, nel suo significato innovativo e positivista, attiva cambiamenti morfologici del territorio che influenzano nuove dinamiche sociali.

Per ogni tipologia di coltivazione (dal cotone al caffè) emergono infatti specifiche tematiche: la meccanizzazione del corpo e la perdita della memoria gestuale; il ruolo dei migranti nella società del lavoro; il singolo gesto del lavoratore in relazione all'ideologia e al potere; il lavoro come strumento di propaganda; l'uomo macchina; il lavoro come principale strumento di sviluppo collettivo e individuale.

Sulla base di queste riflessioni nasce The tools' Dance - Collective Performance una performance messa in scena attraverso un laboratorio seguito da una composizione innovativa e partecipata, che coinvolge svariati soggetti della comunità di migranti di Milano operanti a livello nazionale.

Grazie alla mediazione della Cooperativa Accesso e alla rete dell'Associazione Asgi infatti, si è attivato un gruppo di lavoro con persone appartenenti a comunità eterogenee, provenienti da geografie diverse dall'Africa al Sud America all'Est Europa, ciascuna legata per ragioni biografiche o culturali, alla pratica agricola come simbolo di cultura sociale.

Nel mese di luglio, questa esperienza pratica e teorica, avrà il suo esito finale nella messa in scena di una performance collettiva realizzata con il supporto coreografico della compagnia di danza contemporanea di Ariella Vidach.

Segui la ricerca di The Tools' Dance qui.

ARTIST BIO

Nico Angiuli
Adelfia (BA), IT 1981
Lives between Bari & Tirane

Attended Fine Arts Academy in Rome and Bari and finished his studies in Venice, Master in Production and Design in Visual Arts IUAV University.
Between 2006 and 2010 he collaborates with Stalker group Rome; in 2007 he co-founded the Ilmotorediricerca which worked on trans-border projects between Italy, Albania and Greece.
Between 2008 and 2011 he works on a cycle of sculptures based on Pino Pascali's unfinished artworks. Afterwards, he starts to reflect on the role of labour in past and present societies developing projects as Ma Vai a Lavorare! (performance, 2008), Le piastrelle sono intenzioni (performance 2010), The Tools' Dance (videoarchive, 2010- Ongoing). For the entire 2011 Angiuli is artist in residence at the Bevilacqua La Masa Foundation in Venice; between 2012 and 2013, he develops The Tools' Dance in Spain working with Morocco community, based in Murcia and Andalucia.
At Villa Ruffieux in Switzerland, Angiuli tried to destroy the Alps (Adieu, 2014).
Angiuli is director of three film projects: OTNARAT that imagine Taranto in Italy (the most polluted city of Europe) without the industrial developments; follow TreTitoli, a film on violence cyclicity in the agricultural lands in Southern Italy (curated by Connecting Cultures and Vessel), and E per te canterò tutta la vita a film in co-direction with Fabrizio Bellomo, about media relations between Albanian people and Italian television.

Nico Angiuli is just invited to the BienalSur in South America; in the 2016 he participates Altri Tempi Altri Miti - 16° Quadriennale di Roma; in the 2015 at The School of Kyiv” - 2nd Biennal of Kiev in Ukraine. Angiuli has also exhibited his works at MART Museum in Rovereto, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in Turin, Cittadellarte Fondazione Pistoletto in Biella, MAAM Museum in Rome, NOoSPHERE Arts and OMI International Residency in NYC; at Heaven - 4th Athens Biennal, in collaboration with Vessel, at SPAC in Udine, at the National Theatre in Tirana, in the Bozar Museum Bruxelles, at SaLE Docks and at Fondazione Bevilacqua LaMasa in Venice.

THE TOOLS' DANCE Collective Peformance

Collective performance
Technical Informations

Performer: OUSMAN JALLOW (Gambia); OMAR JALLOW (Gambia); BEKAI MANNEH (Gambia); SULAIMAN FOFANAH (Sierra Leone); SESAY ABUBAKARR (Sierra Leone); IBRAHIMA DIALLO (Guinea);
Singer: AUGUSTIN OGBEBOR (Nigeria); GREAT JOHNSON (Nigeria)
Dancers : Annalisa Morelli, Viola Gasparotti, Emma Saba, Emanuele Frutti, Luciano Lanza, Mauro Plebani (Scuola Civica Paolo Grassi)
Soundesign: Massimo Carozzi
Choreopraphy: Ariella Vidach /AiEP - DiDstudio e Nico Angiuli
Video documentation : Laura Marcolini ( ARP / Studio Azzurro )