Luca Petti • Processi di domesticazione espansa
Ideata per gli spazi del Museo di Storia Naturale di Verona, l’installazione "Processi di domesticazione espansa" nasce come diretta conseguenza del Premio RAR Residenza Artistica Rurale, un progetto di valorizzazione dei territori e della cultura rurale attraverso i linguaggi dell’arte assegnato all’artista Luca Petti rappresentato dalla Galleria Marrocco e dalla galleria Villa Contemporanea durante l'edizione 2021 di ArtVerona.
Il premio, a cura di Marta Ferretti e Daniele Girardi, è promosso da Careof in collaborazione i Musei Civici di Verona – Museo di Storia Naturale e una rete di partner tra cui ArtVerona, Accademia di Belle Arti di Verona, Azienda Agricola Domenico Fraccaroli. Gode inoltre del patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Lavagno.
L’opera sarà in mostra dal 14 al 30 ottobre nel monumentale cavedio di Palazzo Pompei di Verona, uno degli edifici più importanti dal punto di vista storico e architettonico della città e sede del Museo di Storia Naturale, fra i più prestigiosi d’Italia e d’Europa.
"Processi di domesticazione espansa" presenta i risultati della ricerca condotta dall’artista nella collezione botanica del Museo di Storia Naturale di Verona e del periodo di residenza, affiancato dalle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Verona, presso Villa Verità Fraccaroli a San Pietro di Lavagno, Verona.
Prendendo a prestito le stazioni di controllo su palafitta utilizzate in passato per sorvegliare le vigne e gli ecosistemi presenti sul territorio - dalle piante spontanee, agli animali - l’artista sovverte la tradizionale gerarchia di potere che vede l’uomo al vertice e costruisce un nuovo dispositivo abitato e diretto da creature ibride. L'installazione di tubi innocenti – patinati attraverso il processo di tropicalizzazione del metallo – ospita infatti sulla sommità un inedito ecosistema: elementi dalle forme organiche fuse in alluminio si presentano come involucri, armature potenti e allo stesso tempo fragili capaci di restituire stabilità ad una terra stretta nella morsa del cambiamento. Qui prendono posto una serie di sculture risultato dell’unione tra forme animali e vegetali dai caratteri antropizzati ritrovati nei bassorilievi romani di Villa Verità Fraccaroli.
Grifoni, serpenti, draghi, creature fantastiche si fondono in una danza perpetua di forme, unendosi all’anatomia umana ed esplicando un nuovo ordine planetario dove animali e piante si pongono al vertice di un sistema valoriale volto alla sopravvivenza, all’adattamento e ad una rinnovata coesistenza.
"Processi di domesticazione espansa" accoglie la lunga indagine dell’artista nell’arco del 2022 ed esprime le inedite possibilità dei percorsi evolutivi che si sono creati dopo l’Antropocene.
Nell’ambito del Premio RAR l’artista sarà infine in mostra a Milano negli spazi di Careof nel mese di novembre 2022.
Luca Petti
(Benevento, 1990) vive a Milano.
Trasferitosi nel 2010 per studiare all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), dal 2015 al 2017 prende parte al progetto collettivo da lui co-fondato, Agreements to Zinedine – ATZ, un’agenzia fondata da artisti fino al 2017. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero e attualmente insegna presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia Brescia e all’Accademia di Belle Arti di Verona.