21 November 2024 09:47:38
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof

Cinque pezzi da New York

A CURA DI
Giancarlo Norese

OPERE DI
Renè Gabri, Hope Ginsburg, Jenny Perlin, Douglas Ross e Shelly Silver

Dal 08.04.2001 al 04.05.2001

Opere proiettate nella sala video di Careof:
Rene Gabri, The Venetian, 4’, 2001
The Venetian fa riferimento al famoso casinò a Las Vegas e naturalmente al personaggio del video (chi potrebbe essere, cosa potrebbe diventare, cosa potrebbe tornare ad essere...).

Hope Ginsburg, Bearded Lady, video (edizione di 6 copie) e barattoli di miele, 3’, 2000
“In collaborazione con apicultori degli stati di New York e del Connecticut, ho prodotto Bearded Lady (Donna Barbuta), un purissimo miele di fiori di campo. Nel corso di un'estate mi sono fabbricata degli anticorpi contro il veleno delle api, per poter indossare una barba speciale fatta con l'aiuto di oltre 15.000 piccole produttrici di miele che si sono radunate sul mio mento”. (H.G.)

Jenny Perlin, The Very Last View, film 16mm sviluppato a mano (trasferito su video), b/n, muto, 6’, 2001
The Very Last View descrive un’esperienza nel romantico paesaggio di Civitella Ranieri in Umbria. Castelli, ventose strade di campagna, una popolazione di artisti in residenza, e immagini di mani che ossessivamente, alla tastiera del computer, scrivono tutta la storia, compresa quella del presente film.
Un cortometraggio interpretato, tra gli altri, da Paola Di Bello, Balletti & Mercandelli, Sarah Jane Lapp, Mark Dion, Morgan Puett, Amy Balkin, William Kentridge, Manuela Cirino.

Jenny Perlin, Departures, film 16mm (trasferito su video), b/n, sonoro, 3’, 1993.
Musica: H. Villa-Lobos. Soggetto: John Pull
Departures è un cortometraggio di fiction. Racconta la storia di un ragazzo che perde il fratello e la rimozione della tragedia da parte della sua famiglia. È stato girato usando delle pellicole trovate, appartenenti a un film di tematica sociale degli anni Cinquanta, e successivamente rifotografato con una stampante ottica.

Jenny Perlin, Perseverance, film per un’installazione composta da due diverse proiezioni in 16 mm (trasferite su video), b/n e colore, muto, 6’, 2000-2001
Lavorando sulla massima di Walter Benjamin, a proposito dell'utilità di copiare i testi invece che leggerli (come camminare sulle cose piuttosto che volarci sopra),
Perseverance esamina da vicino i detriti culturali raccolti attraverso la copia, l'animazione e l'osservazione.
Le animazioni in bianco e nero sono state generate scrivendo i testi lettera per lettera, in una laboriosa e incerta calligrafia, mentre la parte a colori è incentrata su vedute banali e inflazionate del paesaggio di New York. Il titolo si riferisce a una pubblicazione del 1915, "Perseverance and How to Develop It", un libretto che intendeva istruire i giovani del primo Novecento ad una autodisciplina utile a migliorare la propria vita.

Rene Gabri, Spaghetti, 3’ 30”, 2001
Spaghetti è così chiamato in omaggio all'omonimo genere cinematografico. Un'appropriazione dell'aspro e meraviglioso paesaggio americano condotta con stile, stupidità e romanticismo.

Shelly Silver, Getting in, video, 2’ 47”, 1989
Un pomeriggio assolato di San Francisco, colorato da toni pastello, è la scena in cui entrano in rotta di collisione due fenomeni raramente associati tra loro: i rapporti eterosessuali e gli annunci immobiliari.

Shelly Silver, Meet the People, video, 16’ 32”, 1986
Con uno stile da “video verité”, Shelly Silver mette insieme una teoria di veloci interviste a quelli che potrebbero sembrare degli esempi di 14 tipologie di abitanti newyorchesi: un tassista, una cameriera, una casalinga, una spogliarellista, un operaio edile italoamericano, un ufficiale di colore.
Alla fine, i titoli di coda rivelano che tutti i 14 personaggi sono degli attori alle prese con un copione. Silver indaga spiritosamente sull'idea di autenticità: in definitiva ci rivela quanto la "verità personale" sia un'invenzione momentanea e frutto di collaborazione tra l'attore, l'autore-regista e il pubblico (Anne Hoy).
Con Carol Weinstein, Gahan Haskins, Lisa Wo, Peter Onorati, Leila Kenzle, Lloyd T. Williams, Jeremiah Bosgang, Camille Marshall, Kurt Erickson, Maureen Curtini, Annie Rae Etheridge, Brenda Lynn Bynum, Elizabeth Rose, Rita Perrault. Fotografia: John Kraus.

Rene Gabri, Kibble, 3’30”, 2001
Kibble è qualcosa di diverso dai due video precedenti. Bramosia, ozio e nostalgia... l'amore perduto è il punto d'arresto che porta a una relazione con la Storia che è romantica, sciocca e completamente disperata. "Kibble" è il boccone di cibo (sostantivo), o l'atto di macinare in maniera grossolana (verbo).

Douglas Ross, Harmony, video a canale singolo e audio stereo (installazione), 40’, 1999-2000
“L’uomo produce macchine che forniscono funzioni supplementari, oltre a quelle per cui sono state create. La lavatrice è un modello ispiratore della mia creatività, così come il resto della casa è un riflesso del nostro corpo adattato ad una coscienza culturale. Nonostante ora io la senta come qualcosa di estraneo, ho sempre condiviso con la mia lavatrice una sorta di comunicazione fatta di non-parole, fino ad arrivare a conoscere qualcosa di speciale: me stesso. Insieme produciamo vibrazioni armoniche simpatetiche, dentro la mia casa”. (D.R.)