Domenica Bucalo + Trasporto eccezionale
Messinscena e scatti clandestini, le immagini di Domenica Bucalo paiono foto ricordo con la patina sbiadita del passato e la nebbia di qualcosa che è avvenuto chissà dove. Fatti ricordati o fatti rielaborati, le "circostanze" ritratte sono al limite dell'avvenimento. Fermo immagini da sequenze di qualità spiccatamente cinematografica.
L'idea del racconto è il filo conduttore che tiene insieme l'intera produzione, una situazione, un paesaggio, un fatto a volte ordinario altre insolito, a volte usuali attese alla lavanderia, altre strano-abbigliati personaggi sui tetti di Manhattan. C'è una storia, con un luogo e un tempo in cui si svolge, e ci sono delle vicende, con tanto di prima e di poi. Non si fa fatica a pensare alle location preferite del cinema a grande schermo, quello dei grandi racconti di genere della brillante Hollywood, dalla commedia al western. Spesso esterni, come stazioni, ferrovie, angoli di strade, paesaggi aperti (come nella serie America del 2000) e interni, come lavanderie o supermercati. E' su questi set che attori e attrici in posa o meno, interpretano i propri ruoli suggerendo un immaginario fantastico di ordine narrativo. Il risultato è un'immagine che si stenta a definire come fotografia tout court, piuttosto una grana organica e bidimensionale per una rappresentazione che sì sfiora la fotografia, ma elaborata attraverso molteplici passaggi alla macchina fotocopiatrice e agli strati alteranti del toner, una pratica laboriosa a metà tra l'artigianato xerox e l'analisi in digitale del dettaglio, dal fotoritocco in poi.
Accanto alla produzione portante di origine fotografica, Domenica Bucalo, affianca studi, schizzi e annotazioni, anch'essi presenti in mostra, tratto deciso e suggestione da comic, disegni editi in tre copie ciascuno, un originale e due riproduzioni, che siano fotocopie o stampe a getto d'inchiostro.
Sonia Campagnola
Nella sala video l'ultimo lavoro di Pier Paolo Coro: Trasporto eccezionale, Vhs - Pal, 2001, 20'