Segni + Sensi + Buste
A CURA DI
Luigi Negro
OPERE DI
*Matt Freedman, Cecilia Galiena, Carol Jackson, David Opdike, Jude Tallichet, Alex Villar, Micki Watanabe e Gregory Whitehead
Dal 10.06.2003 al 12.07.2003
“Il parlato e’ complesso quanto il metabolismo" (Neil V. Smith)
Gli artisti si assumono il diritto di costruire mondi comunicativi e relazionali che si esprimono e dialogano con il pubblico per vie spesso traverse e non-quantificabili. Questa mostra ne riunisce un piccolo gruppo che in modo consapevole e’ andato a vedere che cosa si nasconde dietro a quello specchio opaco che chiamiamo linguaggio. Che sia scritto, espresso a voce, con il corpo, con lo spazio, con lo stomaco, con la materia, con il suono o con qualsiasi combinazione di questi elementi, il punto di vista di ognuno di questi artisti crea uno spazio per pensare a come pensiamo, parliamo, diciamo, descriviamo e significhiamo. Che siano le voci multiple della lettura ad alta voce di quando il testo era piu’ fisico di Watanabe, o le macchine del linguaggio demagogico di Opdyke, o la tracciatura corporea delle superfici urbane vietate al pubblico di Villar, o le struggenti conclusioni dei “fallimenti” letterari di Freedman, o la condensazione delle culture a blocchi nella simbologia urbana di Tallichet, o la fusione di memoria del segno e di critica del messaggio di Jackson, o l’ingestione “letterale” del testo fatta dall’artista anonimo intervistato da Whitehead o la critica del linguaggio piramidale nella presa in giro del rapporto fra significante, significato e referente di Galiena, questa mostra ci tira da piu’ parti nelle nostre convenzioni su come comunichiamo.
Luigi Negro