29 March 2024 12:17:07
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Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

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Ritratti. Percorsi video a Milano #3: Meris Angioletti

Meris Angioletti. Il paradigma indiziario, rappresenta la terza tappa di Ritratti. Percorsi Video a Milano, un progetto pluriennale di produzioni video sulla Città di Milano commissionate ogni anno da Careof ad artisti italiani e internazionali, in collaborazione con La Provincia di Milano.

Invitata a creare un’opera video per questa terza edizione, Meris Angioletti ha concentrato la sua attenzione sulla Milano sotterranea. Alla Città che vive alla luce del sole ne corrisponde un’altra invisibile - poco esplorata - che conserva le tracce e le testimonianze storiche del passato. Cripte, pozzi, cunicoli e canali costituiscono una Milano sconosciuta: dai celebri sotterranei del Castello Sforzesco, ai più moderni bunker di via Mecenate, ai ricoveri antiaerei di via Adriano e della Stazione Centrale, passando per catacombe e passaggi segreti. Una Milano inedita, segreta, densa di misteri.
Meris Angioletti esplora questi luoghi senza prescindere dal confronto con la gente che li ha abitati. Partendo da un'indagine storica la sua opera sfuma in una narrazione piena di fascino, dove anche i dati meno rilevanti riconducono ad una realtà complessa e non verificabile.
Le strutture architettoniche dei sotterranei e le storie ad essi correlate sono variegate e a tratti molto diverse, ma ciò che le accomuna nel lavoro dell’artistaè il viaggio nel tempo, nella memoria, nella ricostruzione quasi archeologica del vissuto. Il sotterraneo diventa così un’immagine mentale, un ricordo, una proiezione.
Ha collaborato al progetto il duo Richard Sympson selezionato da Careof fra gli artisti del suo Archivio Video. Richard Sympson (Cosimo Pichierri e Marco Trinca Colonel) ha offerto, attraverso la fotografia, una propria chiave di lettura del progetto, documentando le vie d’accesso ai luoghi osservati da Meris Angioletti. Il loro intervento si è formalizzato in cartoline spedite a Careof dalle buche delle lettere vicine ad ogni sotterraneo.

Con il contributo di Fondazione Cariplo e Provincia di Milano

Bio

Meris Angioletti (Bergamo, 1977) di formazione fotografa, concentra da sempre la sua attenzione sullo spazio e le sue componenti psicologiche. Nel suo lavoro i luoghi innescano processi mentali che frammentano lo spazio in una serie di punti di vista possibili. La sua produzione più recente si concentra soprattutto sulla relazione tra linguaggio scientifico e narrazione, utilizzando di volta in volta elementi presi in prestito da altre discipline, quali la psicologia, la letteratura, la fisica.
Selezione mostre personali. 2009: Ginnastica Oculare, GAMeC, Bergamo. 2008: Haunted, Galleria Tiziana Di Caro, Salerno. 2007: L’uomo che cadde sulla terra, Careof, Milano.
Selezione mostre collettive. 2009: The Spirit in any conditions does not burn– Selezione 7. Premio Furla. 2008:Triennale di Torino -_ Le 50 Lune di Saturno, Palazzo della Promotrice, Torino; VideoReport Italia 2006-2007, GC.AC Monfalcone; Echo, Transpalette, Bourges; Heavier then air, ITCA_Re-reading the future, Triennale di Praga; Pavillon#7, Palais de Tokyo, Parigi. 2007: Art4Lux, Casino Luxembourg, Lussemburgo. 2006: GuestRoom, Straatgalerij-Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam

Scheda tecnica

Il Paradigma Indiziario. Un progetto di Meris Angioletti
2009
Video DVD, 13’50’’
Produzione: Careof DOCVA in collaborazione con la Provincia di Milano
Riprese e montaggio: Angelo Boriolo e Meris Angioletti
Audio e presa diretta: Francesco Mattuzzi
Fotografia: Laura Fantacuzzi
Voci: Alma Brioschi, Piera Panetti, Claudia Ninni, Franco Torti
Voce introduttiva: Giusi Cornici

Visite ai sotteranei

Nei giorni 20 e 27 giugno alle ore 16.00 saranno organizzate visite guidate ai sotterranei del Castello Sforzesco di Milano in collaborazione con l’associazione Ad Artem.

Workshop

Dal 24 al 26 giugno Meris Angioletti terrà il workshop Se una notte d’inverno un viaggiatore… per un gruppo selezionato di artisti. Partendo da uno spunto letterario, gli artisti saranno invitati ad indagare le strutture del raccontare e il rapporto scrittore/lettore, con una serie di esercizi di narrazione che riflettono sul montaggio di una storia come pratica combinatoria e di riscrittura temporale.