Milano/Marsiglia #1. One More Reality
Fondazione Cariplo, Istituto italiano di cultura di Marsiglia e Baboo
dal 19.01 al 25.02.2010
One More Reality è la prima tappa del progetto Milano/Marsiglia nato dal dialogo tra due organizzazioni per l’arte contemporanea - Careof e Documents d’artistes: si tratta di realtà, l’una italiana l’altra francese, di riferimento per il sistema artistico cittadino, molto radicate sul territorio d’azione e impegnate nella promozione e nella documentazione della creazione artistica contemporanea attraverso vari strumenti, primo fra tutti l’archivio. Le due associazioni sono inoltre accomunate dall’avere sede presso importanti esempi di archeologia industriale dedicati alla produzione artistica e culturale, La Fabbrica del Vapore a Milano e La Friche La Belle de Mai a Marsiglia.
Il progetto Milano/Marsiglia, nato da un’idea della curatrice indipendente Katia Anguelova, si muove su due binari paralleli: da una parte rappresenta una riflessione sullo strumento dell’archivio, dall’altra apre una finestra sulla scena artistica dei due paesi, attraverso le pratiche di artisti francesi e italiani, videoscreening e incontri con artisti e addetti ai lavori delle rispettive organizzazioni.
Gli appuntamenti si articolano in due tappe: dal 19 gennaio al 25 febbraio, Documents d’artistes è a Milano presso Careof e Le Centre culturel français de Milan; dal 4 marzo al 2 aprile Careof presenta presso La Friche La Belle de Mai una collettiva di artisti italiani e un progetto speciale di Dafne Boggeri per l’Istituto Italiano di Cultura.
One More Reality a cura di Guillaume Mansart presenta opere di 14 artisti francesi attivi nel sud della Francia. A queste si aggiungono portfolio d’artista, edizioni, pubblicazioni, libri in consultazione per l’approfondimento degli autori presenti nella mostra e nell’archivio marsigliese.
Martedì 9 febbraio la mostra ospita gli artisti Jean Baptiste Ganne e Cédric Teisseire, membri del collettivo La Station (www.lastation.org) che da vent’anni anima la scena artistica della città di Nizza, gestendo un luogo espositivo, una residenza e uno spazio per la ricerca.
Mercoledì 24 febbraio presso Le Centre culturel français de Milan gli artisti Denis Brun, Till Roeskens e Jean-Claude Ruggirello incontrano il pubblico e presentano i loro video.
Il titolo della prima tappa del progetto One more reality prende spunto dall’opera di Philippe Parreno, No more reality (1991): nel video, un gruppo di bambini, manifesta per le strade di Nizza, gridando "no more reality".
A vent’anni da quella manifestazione, la messa in questione della realtà sembra essere ancora di grande attualità. Se nessuno oggi reclama il rovesciamento del reale – sottolinea il curatore - è forse perchè il corso delle cose sembra già andare in questa direzione, lasciando convivere i due mondi, della realtà e dell’immaginario. One more reality: la necessità di rendere vicini universi paralleli, le millefeuille del possibile, l’intrusione volontaria e divertita del racconto nel quotidiano, la continua fuga dalla realtà. Sommare le realtà, moltiplicare gli strati significa mettere in discussione l’esistenza di un'unica verità. Un racconto per il mondo, un mondo per il racconto, per la creazione di universi che amplificano o distorcono le regole del nostro quotidiano.
Si aggiunge quindi storia alla storia come nel lavoro di Julien Tiberi. Anthony Duchène usa il linguaggio scientifico per creare lavori parte di un’ esperienza soggettiva. In Frédéric Clavère, i protagonisti arrivano dalla letteratura e dal cinema horror, così come in Marie-Eve Mestre, dove i personaggi interagiscono con "i nostri amici d’infanzia". Marc Etienne rimanda alla Valle del Perturbante, quale luogo della liquefazione di un reale divenuto colloso e faticamene minacciato dai coltelli di Sylvie Reno. I sogni di Marion Mahu rispondono alla stranezza dei disegni di Lina Jabbour ed entrano in collisione con le fotografie di Olivier Bedu. Se André Merian si concentra sullo sguardo che i media offrono della nostra società, Alexandre Gérard si diverte a trovare, nei dettagli insignificanti degli oggetti e delle immagini del quotidiano, spunti di meta-racconti provocanti e paranoici. Gerald Panighi crea dei micro-racconti tra disegni e brevi frasi. Emmanuel Regent gioca con discrezione, modificando in modo quasi impercettibile gli oggetti quotidiani, mentre Laurent Perbos li riorganizza per creare imponenti sculture.
Gli artisti presentati, quasi come manifestanti - in risposta alla «manifestazione» del 1991 di Parreno - affermano con forza la necessità di strutture narrative personalizzate. Sembrano rivendicare che questo mondo non basti più, ma ne serva more and more and more…
Con il contributo di Fondazione Cariplo, Istituto italiano di cultura di Marsiglia e Baboo
Programma
martedì 9 febbraio
ore 18.30, Careof:
Incontro con Jean Baptiste Ganne e Cédric Teisseire, artisti e membri del collettivo ' La Station' di Nizza
Fondata a Nizza nel 1996 dagli artisti Cédric Teisseire e Pascal Broccolichi, allora appena diplomati alla scuola d’arte di Villa Arson, e Florence Forterre, all’epoca assistente di galleria, 'La Station' si configura come luogo d’esposizione, atelier e residenza. Si tratta di una comunità aperta verso l’esterno, un luogo dinamico e connesso ad un circuito creativo che rifiuta i limiti imposti dal mercato e dall’ “autorità curatoriale”. Riunisce artisti locali e internazionali, di passaggio a Nizza per un’esposizione, per un progetto specifico o per un tempo prolungato, con lo scopo di seguire le differenti fasi del processo creativo.
Nei suoi tredici anni d’attività il collettivo ha cambiato più volte sede e forma, occupando di volta in volta strutture rimaste inutilizzate in attesa di una definitiva demolizione. Ha trovato ospitalità in un'ex stazione di benzina, nell’ex asilo Dabray e, in occasione di mostre e progetti, in diversi luoghi in Francia e all’estero. Con il trasferimento nel 2009 presso gli ex mattatoi di Nizza è iniziata per 'La Station' una nuova fase.
www.lastation.org
mercoledì 24 febbraio
ore 18.30, Le Centre culturel français de Milan:
proiezioni video e incontro con gli artisti Denis Brun, Till Roeskens e Jean-Claude Ruggirello
Documents d'artistes ha l’obbiettivo di rendere visibile e promuovere la ricchezza e la diversità dell’attività degli artisti presenti nel sud della Francia, di diverse generazioni e rappresentanti una varietà di orizzonti da Ben a Eric Duyckaerts, passando attraverso Gilles Barbier o Anita Molinero...
La documentazione del loro lavoro è realizzata direttamente con gli artisti. Costantemente aggiornata è consultabile on line attraverso la piattaforma web www.documentsdartistes.org dove ogni profilo è ampiamente documentato da immagini delle opere, testi e materiali video e sonori. Situato presso la Friche la Belle de Mai, a Marsiglia, il centro di documentazione accoglie pubblico specializzato e non che desidera approfondire la conoscenza della scena artistica francese, in particolare regionale.
Documents d'artistes di Marsiglia sta costituendo in Francia un’importante network per la diffusione dei materiali archiviati. In questo contesto è nato a Brest Documents d'artistes Bretagne con l’intento di promuovere il lavoro degli artisti della Bretagna.
Bio
Katia Anguelova, curatrice indipendente, nata in Bulgaria, vive e lavora a Milano.
Laureata in culturologia all'Università di Sofia, ha iniziato il suo dottorato di ricerca all'E.H.E.S.S. Parigi. E' stata responsabile per i contatti con l'Est europeo, nell'ambito della Biennale europea delle riviste culturali di Genova. Ha seguito una specializzazione in Etudes critiques. Pratiques curatoriales all'Ecole du Magasin, presso CNAC Grenoble, Francia. Ha lavorato come assistente curatore per Manifesta7 e nello staff curatoriale di Isola Art Center.
Attualmente segue un attività curatoriale indipendente e lavora all’apertura di Kunstverein_Milano (con Alessandra Poggianti e Andrea Wiarda), parte di una rete di spazi con sede in diverse città (Amsterdam, Milano, Istanbul, New York), interessati a indagare i rapporti tra arte e cultura a partire dalle pratiche artistiche contemporanee. Tra i progetti curatoriali curati: 2009: Puebla Trasbarocca, Puebla, Messico; SuitcasIlliminated#6, Jos de Gruyter & Harald Thys, Kaleidoscope, Milano. 2008: Welcome (IvanMoudov), Prometeo Gallery, Milano. 2007: SuitcasIlliminated #5, Informal economy, P74, Ljubljana; Mac/Val,Parigi; Artètica. Descrivere il resto, PortoCesareo; Made In-Plamen, Dejanoff, Daniela Kostova, Assabone, Milano;Stazione Livorno. 2006: SuitcasIlliminated #4, Enzo Umbaca, Monterrey, Mexico; Body Without Organs, Daniela Kostova, 1.60insurgentspace, Tirana; MIGRE, Careof,Milano; Royal Wedding Expanded, Console:app-galerie, Parigi; Isola Space Sharing, IsolaArtCenter, Milano; 2005: SuitcasIlliminated #2 Naughts & Crossess (Seamus Farrell), IsolaArtCenter, Milano; Emergency Biennale in Cecenia, Milano; Con altri occhi. La città vista dai giovani artisti, Palazzo della Ragione, Milano; September Back Up, Alterazioni Video, Thomas Hirschhorn, Erzen Shkololli, IsolaArtCenter, Milano.