Ci chiedono di essere madri come se non lavorassimo e di lavorare come se non fossimo madri
Fatima Bianchi in conversazione con Giulia Maria Falzea
27.10.2023, ore 18.30
KORA - Centro del Contemporaneo, Castrignano de' Greci (LE)
Gli spazi di KORA - Centro del Contemporaneo, a Castrignano de' Greci, ospitano "Ci chiedono di essere madri come se non lavorassimo e di lavorare come se non fossimo madri”, una conversazione tra Fatima Bianchi, artista, e Giulia Maria Falzea, scrittrice, sulle diverse possibilità di vivere la maternità.
"Le donne non hanno un dono innato per la cura dei bambini, né tantomeno un impulso universale ad averne. L'amore materno non è un dono. È un sentimento umano e, come tutti i sentimenti, è incerto, fragile e imperfetto.” Elisabeth Badinter
Venerdì 27 ottobre, alle 18.30, a partire da questa citazione, la conversazione vuole analizzare le differenti modalità espressive permesse dalle immagini in movimento, mezzo d'abitudine di Fatima Bianchi, e dalla parola scritta, che utilizza Giulia Maria Falzea, per raccontare un tema che viene considerato tuttora un tabù. In che modo descrivere e cambiare la condizione e considerazione delle madri, allontanandosi da una visione univoca, costruita per secoli dalla società patriarcale? Come costruire un’immagine materna che corrisponda alle esigenze e al sentire di ogni donna?
Spunto è il progetto in progress di Fatima Bianchi - vincitore di Italian Council (11. edizione, 2022) e di cui KORA - Centro del Contemporaneo con Ramdom è partner culturale - che cerca di dare parola e rappresentare le donne che possono percepire la maternità con sentimenti ambivalenti, considerando la possibilità di rimpiangere ed essersi pentite di essere diventate madri, pur amando le loro figli_.
Accompagna il momento pubblico, nella giornata di sabato 28 ottobre, una proposta di laboratorio condotto da Fatima Bianchi e strutturato come "gruppo di parola” in cui verranno affrontate le tematiche legate alla figura della donna e della madre, alle prese con le difficoltà della vita quotidiana, in relazione alla società e alle imposizioni collettive. Verranno proposte una serie di testimonianze di altre donne, che le partecipanti potranno leggere e commentare in base al proprio vissuto.
Fatima Bianchi
Fatima Bianchi è una regista alle frontiere del documentario e della video arte. Nei suoi progetti cerca di creare nuove narrazioni basate su diverse forme di temporalità e usa la realtà come punto di partenza per generare una forma di documentario che sfugga alla rappresentazione. Il suo approccio sperimentale si basa sulla percezione della memoria per creare una visione sensibile del mondo. Parallelamente al suo lavoro di regista, accompagna numerosi film come montatrice.
Nata a Como nel 1981, si è diplomata alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano nel 2008, dal 2015 vive e lavora in Francia. I suoi film e le sue installazioni sono stati esposti in numerosi festival e gallerie tra cui Visions du Réel (SVIZZERA), Cinéma Vérité Teheran (IRAN), Open City Documentary (GB), Kinopanorama Roma (IT), ZagrebDox (CR), Filmmaker Festival (IT), Mediterranea 18 Young Artists Biennale (TIRANA), Centre d'Art Contemporain de Briançon (FR), Les Instants Vidéo (FR), Fondazione Merz di Torino (IT), Spazio Forma di Milano (IT), Galleria Glogauair di Berlino (GER). Con il suo film Notturno è stata selezionata alla Settimana Internazionale della Critica della 73a Biennale di Venezia. Tra i premi e le menzioni che ha ricevuto: Primo Premio Filmmaker Festival, Primo Premio Fondazione Libero Bizzarri, finalista al Premio Arte Contemporanea Premio Fabbri.
Giulia Maria Falzea
È nata nel Sud della Puglia, ha lavorato per "la Repubblica" di Bari e il Teatro Koreja di Lecce. È autrice dei testi teatrali "Gul. Uno sparo nel buio", supervisionato da Giancarlo De Cataldo, "L’abito della festa", interpretato dal Théâtre de Girandole di Parigi, "L’io minimo. Operetta elettronica per contentarsi di sé", prodotto da TRAC Puglia, e "S-madonne", messo in scena da ZeroMeccanico Teatro. Con Claudia Gori è autrice di "Anatomia dei Sentimenti", mentre altri suoi racconti sono su "Secret Garden" (Danilo Montanari Editore), "Musa e Getta" (Ponte alle Grazie) e altre riviste di settore. Scrive progetti artistici con diverse realtà: Ura Teatro e CoolClub. Un suo racconto fa parte dell’antologia "Oltre il velo del reale. L’avventura dei racconti continua" (Meridiano Zero Edizioni), che raccoglie i testi selezionati dal Premio Italo Calvino 2022. Ha una fede incrollabile nella pasta al dente, tre gatti e un marito musicista. "I Cannibali" (Giulio Persone Editore) è il suo primo romanzo.
Italian Council
Il progetto di Fatima Bianchi è vincitore di Italian Council (11. edizione, 2022), programma di sostegno e promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura.
Il progetto è promosso da Careof in collaborazione con Le Cube (Rabat, Marocco), con la partnership culturale di Films Femmes Méditerranée (Marsiglia), Ramdom (Lecce), Zeit (Cagliari).
L'opera filmica entrerà a far parte delle collezioni del MART di Rovereto.