Lelabò
A CURA DI
Chiara Agnello
Dal 15.01 al 01.03.2008
Durante i 5 appuntamenti di Lelabò (15 gennaio - 1 marzo 2008), nei quali Careof è diventato un laboratorio aperto, sono stati presentati: TR4480C. Un'odissea del XXI secolo. Un video di Alessandro Nassiri Tabibzadeh; il nuovo settepollici di Olyvetty (Riccardo Benassi e Claudio Rocchetti); il progetto editoriale online Brown di Luca Francesconi e Luigi Presicce; una selezione di video dall’archivio giovani artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa a cura di Marco Ferraris e Stefano Coletto.
15.01.2008 / TR4480C. Un'odissea del XXI secolo. Un video di Alessandro Nassiri Tabibzadeh
Il primo appuntamento per Lelabò è con Alessandro Nassiri Tabibzadeh che presenta un progetto complesso al quale ha lavorato nel corso dell'ultimo anno: TR4480C. Un'odissea del XXI secolo.
TR4480C è il viaggio di ritorno di una Volkswagen Golf, prodotta nel 1979 in Germania e comprata per la prima volta in Italia, paese in cui è rimasta fino al 1994 quando ha raggiunto l'Albania. Nel Maggio 2007 l'ultimo viaggio, definitivo, nuovamente verso l'Italia.
Inaugurazione martedì 15 alle ore 17.00 con un confronto tra diverse modalità artistiche e curatoriali indipendenti.
Intervengono: Chiara Agnello (Careof, Milano), Alessandro Nassiri Tabibzadeh (TR4480C, un progetto tra Albania e Italia), Stefano Romano (1.60 Insurgent Space, Tirana), Paola Gallio e Davide Tomaiuolo (neon>fdv - short show, Milano), Francesco Pedraglio, Caterina Riva e Pieternel Vermoortel (FormContent, Londra).
Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano 1975) vive e lavora tra Milano e New York
www.alessandronassiri.it
31.01.2008 / OLYVETTY'S IM LEEREEN release party
Hundebiss Records presenta il nuovo settepollici di Olyvetty
Il secondo appuntamento di Lelabò è con l’etichetta indipendente HUNDEBISS RECORDS in occasione della presentazione del 7" Im Leeren di OLYVETTY, assalto di freakerie noise confezionato in un packaging artigianale che esplode in un pop-up minimal-psichedelico. L’intero evento si svolgerà negli spazi di Careof, completamente modificati in un ambiente primordiale.
Prima e dopo il set di OLYVETTY, una miscela di global beat, drones e dubstep con Invernomuto Dj Set.
OLYVETTY è un progetto di environment audio visuale, nato a Berlino nel 2006 dall’incontro del musicista Claudio Rocchetti con l’artista visivo Riccardo Benassi. OLYVETTY è la storpiatura di un simbolo, la prevaricazione del linguaggio sul contenuto e dell’informazione sulla produzione.
Lo scandaglio sistematico dei fondali noise e delle derive minimal-techno raggiunge nuovi approdi visionari.
La prima release di OLYVETTY è as all-encompassing as a hole un doppio vinile picture-disc inciso manualmente.
OLYVETTY ha partecipato a festival tra i quali Sonambiente (Berlin-2006), From the concrete music to the object sound (Venezia-2007), Flora (Firenze-2007), Netmage (Gennaio 2008) e ha creato environments audio-visiuali tra la Germania e l’Italia in spazi pubblici e privati.
[www.olyvetty.blogspot.com]
Hundebiss Records (Sounds From The Mountain) è un progetto ideato da Barbara Bertucci & Simone Trabucchi. L'attività si concentra essenzialmente sull'autoproduzione di musiche weird-out di varia estrazione (noise, folk, avant-metal, retro-punk), sulla produzione di oggetti e ambienti che hanno come prerogativa l'ostentazione della pratica d.i.y. Inoltre Hundebiss è anche una piccola boutique fantasma che tratta vinili, cd-r, cassette di bands con un pensiero affine a quello dell'etichetta. Hundebiss Records è localizzata sui colli piacentini, Vernasca (PC).
07.02.2008 / www.brownmagazine.net
Presentazione del progetto editoriale on line Brown ideato da Luca Francesconi e Luigi Presicce, con il concept grafico di Paolo Gonzato
Per il terzo appuntamento con Lelabò, Careof presenta Brown Magazine. Brown è un luogo di approfondimento, una realtà aperta, una volontà di connessione e, in ultimo, il desiderio di analizzare quella parte di arte contemporanea prossima alla cultura popolare, alla spiritualità, all'alchimia e alla metafisica.
Il progetto, senza fini di lucro, si svilupperà online, con periodicità trimestrale e in versione bilingue (taliano/inglese).
Il format sarà basato prevalentemente sull'intervista, sia come forma più diretta di dialogo e ricerca , sia come posizione di scambio fra chi pone domande e chi risponde. Non ci saranno recensioni, nè pubblicità.
Brown si avvarrà del contributo di curatori e artisti di diverse nazionalità. Oltre a una sezione dedicata in generale alla produzione artistica di vari autori, Brown raccoglierà anche interviste specifiche su di una sola opera, così come l'approfondimento su artisti del passato recente. Una particolare attenzione sarà riservata a tutte quelle realtà simili con le quali vuole porsi idealmente in relazione.
Brown nasce dall'idea di Luca Francesconi e Luigi Presicce, con il concept grafico di Paolo Gonzato ed il supporto tecnico di Francesca Conchieri. Brown, nello spirito di essere molto più di una rivista, prevede anche iniziative quali workshop con autori e curatori, dibattiti, eventi e altre iniziative, prevalentemente (ma non necessariamente) legate al lancio di un numero.
La prima edizione conterrà, tra gli altri, una conversazione di Katia Anguelova con Seams Farrell, un' intervista di Lorena Giuranna a Alessandra Galbiati su Alik Cavaliere, con un'ampia selezione di scritti inediti dell'artista a cura di Lorena Giuranna e Luigi Presicce, un'analisi di Caterina Riva sull'opera performativa di Joan Jonas, oltre a una prima mappatura degli spazi non profit in Europa. Denis Isaia intervista Felix Kubin, Luca Francesconi conversa con Olivier Babin dell'opera Los Angelus, Eleonora Battiston incontra Carol Lu e Pink Studio.
per info:
20.02.2008 / B, B, B, C, F, G, G, K, R, S, V… Video dall’archivio giovani artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa
A cura di Marco Ferraris e Stefano Coletto
Il quarto appuntamento di Lelabò è con B, B, B, C, F, G, G, K, R, S, V… , una selezione di video dall’archivio giovani artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa a cura di Marco Ferraris e Stefano Coletto, con opere di Daniele Babbo, Ludovico Bomben, Roberta Bruzzechesse, Elena Cadore, Elisa Fabris, Riccardo Giacconi, Giovanni Giaretta, Kensuke Koike, Matteo Rosso, Shoggoth (Paolo Pennuti e Daniele Pezzi), Debora Vrizzi.
La selezione dei lavori tiene conto della necessità da un lato di dare visibilità a giovani artisti che hanno iniziato un lavoro con il video che si giudica interessante e non sporadico e occasionale, dall’altro di mettere insieme nell’esperienza di questa forma espressiva stili e obiettivi diversi come le allusioni al mondo del videoclip, la rielaborazione di una narrazione esistenziale e individuale, la consapevolezza dell’influenza delle immagini massmediatiche, la riflessione concettuale sul linguaggio verbale.
I video presenti in mostra dal 20 al 23 febbraio 2008 entreranno poi a far parte dell’Archivio Video che Careof organizza dal 1987. L’Archivio Video - parte del DOCVA Documentation Center for Visual Arts gestito insieme a Viafarini - è costituito da 4500 titoli fra opere d’artista e video documentazioni.
Il 5 marzo Careof presenta una selezione di opere video dal proprio archivio presso la Fondazione Bevilacqua La Masa.
La Fondazione Bevilacqua La Masa è la più antica istituzione in Italia nata per promuovere i giovani artisti. Il suo archivio di artisti è un servizio attivo dal 2002 con lo specifico obiettivo di promuovere e monitorare la scena degli artisti giovani che vivono o risiedono a Venezia e nel Triveneto. Attualmente conta più di 900 iscritti tra artisti italiani e stranieri residenti ed è consultato periodicamente sia da curatori che da galleristi.
Il progetto dell’archivio è strettamente collegato alle altre attività della Fondazione Bevilacqua La Masa rivolte ai giovani artisti come gli scambi internazionali, le mostre, l’assegnazione degli studi d’artista, il sostegno e la consulenza periodica agli eventi che si svolgono in questo territorio. In questi anni l’archivio sta diventando uno strumento fondamentale per implementare le attività espositive e le occasioni di visibiltà della sperimentazione artistica di un territorio.
27.02 > 01.03.2008 / Tutto giusto. Chiara Fumai / Selezione di video, scritti e contraffazioni di una ragazza dai baffi lunghi
L’ultimo appuntamento di Lelabò è con Chiara Fumai artista visiva nota al pubblico musicale come dj Pippi Langstrumpf.
Dissacrante e irriverente, sempre tra il serio e il faceto, Chiara Fumai racconta un universo dove realtà e finzione entrano in continuo cortocircuito. Nel suo lavoro spunti di vita vissuta presi a prestito dalla vita familiare si dilatano sino a dar vita a vere e proprie contraffazioni. Così il padre Nico Fumai viene presentato nelle vesti di noto cantautore con tanto di discografia diffusa internazionalmente. I preziosissimi capelli della nonna - modello femminile per eccellenza - diventano lunghi baffi della mustache woman, di cui su Ebay si trovano in vendita oggetti personalissimi. O ancora la stessa artista raffigurata in video nei panni di un’elegante principessa mette in scena il suo alter ego nell’atto di disturbare la performance di dj Pippi Langstrumpf. Vestita come una contadina in abiti tradizionali cretesi, Chiara Fumai interpreta infine la controversa canzone greca Eimai Prezakias (lett. Sono un’oppiomane) del 1934 di Roza Eskenazy. Quanto diverte il pubblico, è in realtà una canzone dai tratti forti e drammatici.
Attraverso la contaminazione fra intrattenimento e pratica artistica, il suo lavoro offre una riflessione sul ruolo femminile nella società e sugli stereotipi imposti dalla stessa.
Chiara Fumai vive e lavora tra Milano e la Svizzera.
www.moustachewoman.com www.myspace.com/mybeardedpippi
L’appuntamento con Chiara Fumai chiude il periodo di attività di Careof in via Luigi Nono per riprendere nella nuova sede presso la Fabbrica del Vapore (Via Procaccini 4) dal mese di aprile.