14 November 2024 13:27:06
open
c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof

Qui non si dorme mai - l'arte oltre l'orario di ufficio

A CURA DI
BAUBAUS

LABORATORIO
dal 14 al 15.05.2016

MOSTRA
dal 14 al 20.05.2016

Qui non si dorme mai è insieme esposizione e laboratorio. Un tempo prolungato oltre il ritmo di un sistema omologato. Uno spazio da abitare, arredare, osservare, vivere.

Il gruppo BAUBAUS organizza contesti per la fruizione partecipata dell’arte. Ventiquattro ore di attività dentro e fuori gli spazi espositivi di Careof e del DOCVA in cui il pubblico è invitato all’azione e alla condivisione.

Lo spazio espositivo è proposto come luogo domestico: sala da pranzo, salotto da thè, cucina, ripostiglio, stanza da letto per celebrare rituali di quotidianità conditi ad arte. L’archivio DOCVA si trasforma in villaggio aperto, in cui montare la tenda per trascorrervi la notte. In questi luoghi, occupati oltre l’orario d’ufficio e trasformati in spazi d’accoglienza per tutti, cenare e dormire diventano occasione e modo per incontrare e fare l’arte.

Nello spazio espositivo una selezione di lavori già nati e nascenti che rimarranno in esposizione fino al 20 maggio 2016.

Partecipano al progetto Mario Gorni e gli artisti Silvia Cini, Sabine Delafon, Giancarlo Norese, Antonio Guiotto (per Carrozzeria Margot), Wurmkos, L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata), Dipartimento Educazione Fondazione Merz in collaborazione con il Progetto Forme in Bilico, Città di Torino.

PROGRAMMA del 14 e 15 maggio

15:00/17:00
L’ora del thè
ANIMALE
Wurmkos / L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata) / Dipartimento Educazione Fondazione Merz- Organizzano il laboratorio del progetto “animale”. Il pubblico partecipa sedendo attorno al tavolo di lavoro. Segni e forme s’impastano in più mani, emergono immagini che appartengono a tutti.

17:30/20:30
Verso sera
ARCHIVIO DOCVA
BAUBAUS propone una consultazione collettiva dei portfolio d’artista. Il pubblico in un’attività per gruppi si veste da curatore presentando in modo creativo il lavoro di uno o più artisti. Le opere individuate sono proposte per il prossimo video di CATERINA (progetto a cura di Alessandro Nassiri).

21:00/22:00
La cena
HO FAME
Sabine Delafon - In alcuni piatti in cui è servita la cena, sono stampati cartelli appartenuti a mendicanti. La cena è la circostanza per la domanda “ho fame?”.
“Ho Fame’ è in realtà un messaggio, una condizione umana, condivisa da tutti: che sia la fame legata al cibo, la fame di affetto, d’amore, di bellezza, di cultura, di viaggi, tutti abbiamo fame di qualcosa.” S.D.

22:00/23:00
Dopocena
RITRATTO D’ARTISTA
BAUBAUS dopocena propone agli artisti presenti di posare come modelli. Il pubblico eseguirà i ritratti d’artista. Gli artisti che aderiranno saranno omaggiati del loro ritratto.

23:00/24:00
Davanti al camino
VIDEO DELLA BUONA NOTTE
Mario Gorni presenta, in una calda narrazione di fine giornata, un video dell’archivio DOCVA augurando la buona notte.

24:00/7:30
La notte
VILLAGE
Il DOCVA si trasforma in area da campeggio.
Durante la notte dei video muti sono proiettati fuori dalle finestre del DOCVA. Selezione a cura di Mario Gorni.

7:30/8:00
Il risveglio
DISEGNO DEI SOGNI
Al risveglio si rispetta il silenzio assoluto. La prima cosa che ognuno fa è un disegno del proprio sogno. Ognuno decide se condividerlo a colazione o lasciarlo nell’intimità dei propri appunti segreti.

8:00 / 9:00
La colazione
COLAZIONE E SOGNI
A tavola e durante la colazione chi vuole può condividere il disegno del proprio sogno.

9:30 / 12:30
Andare e poi tornare
AVANT QUE NATURE MEURE, I CUSTODI DI ORCHIDEE 1999- 2016 WORK IN PROGRESS
A partire dalle sue ultime ricerche sulla flora spontanea urbana, l'artista Silvia Cini proseguirà un itinerario che si è sviluppato in più fasi di conoscenza e di indagine aperta al pubblico, attraverso un laboratorio creato a Milano per il gruppo Baubaus. Insieme abbiamo già percorso diverse tappe, passando dagli spazi di Careof, in una prima fase di approccio alla visione della Natura come metafora della società in divenire, attraverso letture, dialoghi e approfondimenti sul regno vegetale e lo straordinario mondo delle orchidee, fino allo spazio reale della natura. Attraverso un viaggio di quarantotto ore -parte in barca, parte in cammino- per raggiungere la fioritura delle orchidee spontanee sul monte di Portofino. Nel procedere abbiamo fatto una tappa intermedia per far fiorire le crepe nei muri della Kunsthalle Novi, attraverso l'azione che l'artista ha creato seminando bocche di leone in occasione della sua recente mostra Lusus Naturae.

La seconda fase ora in programma sarà costituita da "vere e proprie dérive nella città, momenti di conoscenza della realtà urbana e delle sue scollature nel riappropriarsi della flora urbana attraverso una psicogeografia del selvatico." Così Silvia Cini ci porterà per le vie del centro alla ricerca delle orchidee spontanee, metafora meravigliosa di persistenza e resistenza. “Perché in loro, il messaggio silenzioso della natura, direi l’urlo silenzioso della natura si cristallizza in forma e questa che io percepisco talvolte zoomorfa altre antropomorfa, mi lascia inerme a cercare risposte sul dialogo interrotto tra regni.” S.C.

13:00 / 14:30
PRANZO
– Il percorso terminerà con il pranzo al ristorante Nuova Viscontea : piatto sociale mongolo “Huo Guo”
(L’adesione è libera fino a esaurimento posti e su prenotazione da comunicare in sede di laboratorio sabato 14 - Il pagamento del pranzo è a carico di ognuno).

Cos'è BAUBAUS?

BAUBAUS è una ricerca-azione che, da sei anni, si muove nella dimensione induttiva della scoperta esperienziale attraverso l’osservazione/riflessione attiva di gruppo usando i linguaggi dell'arte come mezzo d’indagine. Lo scopo è allargare il pubblico dell’arte in direzione degli inesperti e dei non addetti. Curiosità, interesse e voglia di partecipare hanno creato e consolidato il gruppo di ricerca che, in sei anni, attraverso un approccio sempre aperto e metacognitivo, è riuscito a formulare ipotesi e domande investigando possibili risposte per formulare piani circolari di significante e significato. Con risultati proficui, in considerazione del fatto che i componenti del Baubaus non sono esperti d’arte e non hanno una formazione specifica: fatto, quest’ultimo, che non viene appositamente richiesto.
BAUBAUS, in questi anni, ha esplorato ambienti diversi affinando nel tempo propri metodi e strategie di lavoro. Da quattro anni collabora con l’organizzazione non profit Careof di Milano, promuovendo presso questo spazio attività che mirino alla rilettura collettiva dell’Opera d’Arte attraverso la mediazione del disegno. L’Opera d’Arte in mostra è ambasciatrice di significati che spesso rimangono occultati da dinamiche diverse. BAUBAUS assume il compito di intervenire nella fruizione dell’Opera proponendo coerenti contesti di ascolto collettivo. Ne consegue la genesi di un immaginario diverso, un pensiero urbano di cui Baubaus vuole prendersi cura.
Il gruppo, guidato dall’artista Patrizio Raso, è in questo periodo composto da: Titti Brivio, Lidia Casti, Daniela Crosti, Marian De Rond, Filippo Fantini, Laura Ghinelli, Gabriella Gilli, Carolina Gozzini, Luciana Guidotti, Gonaria Morittu, Francesca Oggionni, Sonia Pasini, Lucia Salvan, Grazia Scarioni, Grazia Sgura.
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Biografie artisti

Silvia Cini
Artista e curatore, le sue opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il suo interesse si focalizza frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando installazioni audio ambientali e ricerca botanica. Nel 1994 crea a Milano con Salvatore Falci il gruppo AAVV, collabora con Cesare Pietroiusti per DisorsordinAzioni, il Gioco del Senso e Non senso (XII Quadriennale di Roma), e il Gruppo Oreste con il quale parteciperà alla 48^ Biennale di Venezia. Nel 1997 cura la serie di mostre Frame al Ferro di Cavallo in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Roma, promuovendo gli albori dell'arte di relazione e dell'arte pubblica in Italia. Collabora con Carolyn Christov Bakargiev e Hans Hulrich Obrist all'Accademia di Francia a Roma, Villa Medici. Prosegue negli anni l'attività curatoriale, (Invideo per la Triennale di Milano, Icityperiferiche, Palazzo Re Enzo Bologna, Loggia della Mercanzia Genova, Cartabianca, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce Genova, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo), affiancandole quella espositiva (Galleria Neon, Galleria Continua, Zero, GoldanKauf) alternando mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2000 riceve da Fabio Mauri, alla GAM di Roma, ora MACRO, il premio Atelier. La città di Genova, in occasione di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, le assegna, tramite il Museo Villa Croce, il Premio Duchessa Galliera.

Sabine Delafon
Artista francese. Vive e lavora a Milano. Il suo lavoro è per lo più una ricerca sull’identità, si sviluppa in lavori collettivi e si materializza molto spesso con l’uso della scrittura www.sabinedelafon.com

Giancarlo Norese
La sua ricerca artistica si è spesso realizzata in opere che indagano il tema della fragilità e dell’accoglienza, degli spazi interstiziali, delle contraddizioni del paesaggio o della bellezza auto-generata dal caso. Accoglie e sostiene un’arte partecipata perché, come egli stesso ammette, «le idee e la capacità di un individuo possono essere condivise con chiunque, contro ogni monopolio del pensiero e del linguaggio». Per BAUBAUS ha predisposto la “visita di gruppo” alla sua Kunsthalle Novi, accogliendo la richiesta del gruppo e predisponendo un’opera/biglietto d’ingresso ora in esposizione.

Antonio Guiotto
Nato a Padova nel 1978, lavora nella provincia di Padova, ma si sposta e allontana sempre volentieri dalla noia della Pianura Padana, per poi ritornarci, perché fondamentalmente è un nostalgico. Ed è proprio questa nostalgia cronica, assieme ad una certa curiosità e l’idea che fare arte costi meno che andare in terapia, a caratterizzare il suo lavoro. Si sposta e muove tra il video e la scultura, ma non disdegna le azioni silenziose, il design, le installazioni, usa sempre volentieri la fotografia e la scultura.
Lavora per “serie”, molto diverse tra loro, passando tra il citazionismo, la pop, il concettuale e la grafica applicata.
Tra le varie mostre, forse degne di nota, ci sono: la Biennale di Venezia del 2003 con il progetto Riserva Artificiale capitanato da Cesare Pietroiusti, per arrivare fino al 2016, con la mostra goodbye goodbuy, ultimo progetto di Carrozzeria Margot, presso la Farmacia della Fondazione Wurmkos, tutto quello che c’è in mezzo lo trovate in internet. Visto che fare solo arte non gli basta, da qualche anno si propone alle aziende private, come "consulente creativo" e assieme alla sua ragazza, ha fondato SA13, un progetto tra arte e design,(anche di questo trovate informazioni in internet). Ha fatto suo il motto di Gunny: “improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo”, ma non sa come usarlo.

Carrozzeria Margot
Il nome è stato inventato da Cristina Spizzamiglio e Francesco Bertelé, che aprirono il proprio spazio abitativo ospitando varie attività culturali, diventato in breve tempo un luogo di riferimento per la vita artistica underground milanese. A settembre 2010 Francesco Bertelé iniziò l’attività di produzione strettamente legata all’arte contemporanea, dapprima con la collaborazione della curatrice Francesca Chiacchio e in seguito con la collaborazione dell’artista Jacopo Addini, e in breve costituì quella che venne chiamata La Collezione di Carrozzeria Margot che trovò poi la sua dicitura definitiva in Carrozzeria Margot, production house for contemporary art.
Carrozzeria Margot nei suoi 4 anni di vita ha coinvolto molti artisti e operatori nel campo dell’arte contemporanea. Carrozzeria Margot ha visto il proprio operato, oltre alle numerose produzioni indipendenti, parte di alcuni importanti eventi collettivi quali: Start up @ ViaFarini DOCVA – Bureau (2013; Bureau for art nerds – Istituto Svizzero di Roma, Milano (2012); Padiglione Danese, 54. Biennale di Venezia; Artissima LIDO (2011). Ufficiosamente le attività di CM si sono interrotte nella primavera del 2014. Ufficialmente Carrozzeria Margot ha comunicato la cessazione di ogni attività il 18 febbraio 2016 con GoodbyeGoodbuy auction presso la Farmacia della Fondazione Wurmkos nominando quest'ultima il tutore legale del proprio archivio.

Wurmkos
Wurmkos è un laboratorio di arti visive fondato nel 1987 a Sesto San Giovanni; è un luogo aperto, un’esperienza “basagliana” che mette in relazione arte e disagio psichico senza porsi obiettivi di salvezza, nel quale entrano sui diversi progetti, artisti, disagiati e non, critici, persone che collaborano alla realizzazione di opere e testi. Numerose le collettive e personali sia in Italia che all’estero. Tra queste: Biennale di Venezia; Biennale di Gwangju; Museo di Villa Croce, Genova; La Triennale di Milano; Pac – Padiglione d’arte contemporanea, Milano; Palazzo Morando – Costume Moda Immagine, Milano. Nel 2011 si costituisce Fondazione Wurmkos onlus per tutelare il patrimonio materiale e culturale del gruppo e condividerlo con la collettività. Nel 2011, Pasquale Campanella, tra i fondatori del gruppo, ha ricevuto il Premio Ciampi – L'altr'Arte per il lavoro fatto con Wurmkos.

L.A.M. (Laboratorio d’Arte Marmellata) dal 2009 svolge pratiche artistiche che rendono visibili le qualità individuali anche in progetti collettivi. Il valore artistico è un bene comune, il cui prodotto finale nasce da un processo plurimo e il progetto non mira a integrazioni terapeutiche. La partecipazione è aperta a chiunque voglia compiere un’esperienza artistica nel fare relazionale, con uno sguardo rivolto alla comunità. Il laboratorio, ideato dagli artisti di Osservatorio in Opera (Piero Almeoni e Paola Sabatti Bassini) è attualmente condotto da Piero Almeoni coadiuvato da Sergio Magli. Nato grazie alla Caritas di Orzinuovi, il progetto è stato accolto dalla Fondazione Nolli con Cooperativa Nuvola. Collaborazioni: Gruppo “Go”, Associazione “Mafalda”, Associazione “Dimaù” e Fotoclub “Nuove frontiere” di Orzinuovi, Studenti del Liceo Artistico Statale “M. Olivieri” e Accademia LABA di Brescia.

DIPARTIMENTO EDUCAZIONE FONDAZIONE MERZ - Il Dipartimento Educazione Fondazione Merz concorre al conseguimento degli obiettivi della Fondazione progettando e realizzando attività volte alla promozione e alla trasmissione del valore sociale che l’arte e la cultura contemporanea possono rappresentare.